La Tinaia
All’ospedale San Salvi di Firenze nasce nel 1975 il centro di attività espressive la Tinaia, con la spinta di due infermieri artisti, Massimo Mensi e Giuliano Buccioni. La Tinaia è l’atelier italiano più conosciuto grazie alla precocità della sua apparizione nel 1964 e alla qualità e abbondanza delle opere che sono oggi ammirate in tutti musei più importanti e nelle collezioni private. La Tinaia significa il luogo dove si tengono le cesti e tutto il materiale per la vendemmia. Anni prima, l’attività agricola permetteva di approvvigionare l’ospedale psichiatrico San Salvi grazie alla mano d’opera fornita dai pazienti. Dalla struttura di detenzione, l’ospedale divenne una struttura di riabilitazione con un atelier di ceramica e di pittura. Susi Brunner e Bianca Tosatti hanno scoperto veri talenti come Giordano Gelli, Giuseppina Pastore, Giovanni Galli, Margherita Cinque, Massimo Modisti. Mi sono recata alla Tinaia nel 2012 nell’ospedale San Salvi a Firenze e ho avuto il piacere di parlargli (è molto schivo) e con Marco Raugei e Claudio Ulivieri.
In seguito tanti movimenti si aggiungeranno spacciandosi per Art Brut ma è finita un’epoca. E’ in aumento il fascino per l’Art Brut, e inversamente è in diminuzione la scoperta di nuovi artisti. Michel Thévoz pensa che sia dovuto alla diffusione degli psicofarmaci.